Le immagini che ho il piacere di presentare illustrano le principali tappe del IV viaggio transoceanico della Regia Nave Calabria, sono le cartoline postali inviate ai famigliari dal 1° Macchinista Navale Leopoldo Ceppo.

   La collezione appartiene al nipote di Leopoldo Ceppo: l’Ammiraglio Roberto Liberi, cui rivolgo il più sincero ringraziamento per aver offerto a tutti noi l’opportunità ammirare la preziosa collezione e per aver contribuito a ricostruire l’epopea della Regia Nave Calabria.

Emanuela Trucco

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INTRODUZIONE

   Le cartoline postali nascono nella seconda metà dell’ottocento, ma solo nel 1891 il francese Dominique Piazza ha l’idea di illustrare le cartoline con fotografie. Questa nuova forma di comunicazione prende piede in Italia gli ultimissimi anni del XIX secolo, quando si sviluppano sistemi di stampa più economici e contemporaneamente vengono abbassati i costi dell’affrancatura (fino a 2 centesimi, tariffa per “stampati”, con limitazione di parole).

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    E’ il boom, anche perché fin dall’inizio le cartoline illustrate verranno collezionate in ogni famiglia, cosa che ha fatto sì che gran parte di queste è sopravvissuta fino ai giorni nostri. A dimostrazione di questo farò due esempi, rimanendo in tema di “Regia Marina”.

   Nel 1902 Edoardo Guidotti, allora giovane tenente com­missario (raggiungerà nel 1935 il grado apicale di tenente generale commissario), manda a due sorelle di Viareggio un’in­te­ressante serie che ha per argomento i vari aspetti della vita di bordo.

   Nell’ultima cartolina inviata scrive alle due sorelle: “Spero così collezione completa”, cosa che ci fa comprendere come le due giovani sollecitassero questa corrispondenza per arricchire la loro collezione!

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Euro scrive alla ragazza che fra pochi giorni la nave sarebbe partita alla volta della baia di Nimrod ove è previsto che rimanga per qualche mese e che “Siccome laggiù non vi sono cartoline né uffici postali non potrò per qualche tempo interessarmi dei suoi interessanti desideri …” con riferimento ovviamente, anche in questo caso, alla collezione di cartoline illustrate. Si può notare come lo scritto si interrompa bruscamente senza terminare la frase: è sempre la collezione di cartoline la causa perché anche quando il testo che si intende inviare supera la dimensione fisica della cartolina, invece di usare una lettera (come sarebbe più logico) si preferisce a volte mandare più cartoline con lo scritto che prosegue da una all’altra senza interruzione (per la gioia dei collezionisti!).

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 La mancanza di uffici postali e di cartoline in alcune località dell’Estremo Oriente ci spiega anche come mai alcuni porti (come ad esempio proprio Nimrod) manchino nelle raccolte che i nostri avi pochi anni dopo, a bordo della R.N. Calabria, hanno curato per il piacere loro e dei propri cari.

   Ma anche quando non erano disponibili cartoline locali, si potevano utilizzare quelle di bordo, come vediamo ad esempio da questa, dello stesso Euro, che scrive da Nimrod sempre alla sua amica di Firenze, utilizzandone una della Lega Navale.

   Le campagne oceaniche delle nostre navi, che duravano spesso anni, erano un’occasione per girare il mondo e conoscere terre e popoli molto diversi dai nostri. Non tutti erano bravi con la macchina fotografica e non tutti potevano permettersela e quindi molto spesso i ricordi dei viaggi erano legati proprio alle cartoline che comunque rappresentavano un’utile integrazione dei ricordi fotografici.

   La raccolta di nonno Luigi nasce proprio per rendere durevole nel tempo le esperienze e le sensazioni della campagna navale della Regia Nave Calabria e condividerle con la famiglia; fin dall’inizio era pensata per la costruzione di un album, come ci mostrano le affrancature e gli annulli sulla parte anteriore della cartolina, testimonianze datate che così rimangono ben visibili a chi le osserva.

   Nella cernita che ho necessariamente dovuto fare fra i circa quattrocento pezzi che compongono la raccolta, ho cercato di mantenere lo spirito e gli aspetti che la caratterizzano. Il viaggio ha infatti portato i nostri marinai a contatto con metropoli americane, di cultura essenzialmente occidentale, e con città e villaggi dell’Estremo Oriente con usi e costumi molto diversi dai nostri. Anche i paesaggi cambiano passando dalle terre con clima tropicale a quelle con clima più rigido, come lo stretto di Magellano. E ancora cambiano le caratteristiche fisiche delle popolazioni, aspetti tutti che ritroviamo documentati nelle nostre cartoline, assieme ad eventi che hanno fatto la storia, come la costruzione del canale di Panama e i ricordi della guerra fra Russia e Giappone.

   A più di un secolo di distanza sfogliare questi album ci fa immaginare le sensazioni provate dai nostri avi di fronte a simili esperienze e spero che la stessa meraviglia possano provare i visitatori di questo sito!

 

Roberto Liberi

 

La collezione di cartoline postali del Pimo Macchinista Leopoldo Ceppo.

 

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